30 marzo 2008

arde la fiamma olimpica

Il viaggio del fuoco di Olimpia è cominciato. La fiaccola, però, è attesa dall'incendio tibetano. Quello che sta accadendo in Cina non è più tollerabile, ma la strada migliore, probabilmente, non è quella del boicottaggio dei giochi, invocato da più parti.
E' più giusto andare, per documentare, oltre allo straordinario spettacolo agonistico che offre l'appuntamento olimpico, anche la situazione della Cina, senza reticenze e filtri di regime.
Un'informazione che faccia il suo mestiere fino in fondo, con coraggio, per rompere qualche velo sulla reale situazione in Tibet e sullo stato della democrazia e della libertà nel paese che ospiterà le Olimpiadi. Invece di stare a casa, insomma, si vada in forze, con gli occhi ben aperti e le penne pronte a rendere un servizio alla verità.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho l'impressione che questo blog proceda un po'stancamente: vuole dire delle cose, ma quasi fa fatica a dirle. Tenere un blog vuol dire curarlo, vuol dire suscitare interesse alimentare una discussione aprire un confronto. Sennò perché aprire questa finestra e buttare al di qua (magari una volta al mese) un'immagine e qualche riga? Se ha troppe cose da fare, la capisco. Non è obbligatorio "avere" un blog, soprattutto se poi lo si lascia in abbandono...! ;)

milton ha detto...

il tipo di regime cinese lo conosciamo da tempo credo...anche quando la cina è stata scelta per le olimpiadi.
Quindi è inutile la discussione sull'andare o meno. Ma non mi piace neppure la tua idea di andare e documentare...documentare cosa? E perché documentare solo oggi? Ha fatto molto di più gianni amelio con La stella che non c'è di quanto possa fare un giornalista italiano pagato per seguire le olimpiadi...